Spedizione gratuita a partire da 89€ altrimenti solo 7,90€
 

PIÙ CHE UN’AZIENDA UNA GRANDE FAMIGLIA, PIÙ CHE UN’IMPRESA UN LUOGO DOVE SI CONCENTRANO ESPERIENZA, TECNOLOGIA E PASSIONE.

 

Una passione di antica data

Più che un’azienda una grande famiglia, più che un’impresa un luogo dove si concentrano esperienza, tecnologia e passione. Una passione di antica data e intensità costante, quella che dal 1860 accompagna l’attività dell’Azienda Agricola Bellussi. Nata a Tezze di Piave e cresciuta nel nome della qualità. Nel 2005 l’azienda ha ottenuto la certificazione Iso 9001:2000 da CSQ. L’Azienda è anche luogo di sperimentazione per vari Istituti e Scuole che su filari destinati dai titolari provano nuovi metodi per migliorare sempre più la qualità dell’uva e del vino. L’Azienda coopera da anni con la Scuola Enologica di Conegliano, con l’Istituto Sperimentale per l’Agricoltura di Conegliano, con la Facoltà di Agraria dell’Università di Padova, con il Consorzio di Difesa. Molti istituti tecnici per l’Agricoltura fanno visite di istruzione presso L’Azienda. Siamo stati parte del progetti di cooperazione della CEE come il Progetto Leonardo ospitando studenti provenienti da varie parti del Mondo.

Azienda Agricola Bellussi.
Bellussera: sistema di coltivazione della vite detto anche a raggio largamente diffuso nel Veneto. Uva Nera di coltivazione Bellusera

La Bellussera

Le prime applicazioni di questo sistema furono sperimentate dai fratelli Girolamo e Antonio, agricoltori di Tezze di Piave (TV). La prima fase di tale sperimentazione consistette nell’alzare le viti a m. 2.50 circa da terra, a fianco di un tutore vivo e piegandole in guisa da formare capi a frutto che venivano fissati per le estremità a pali di legno posti alla metà dell’interfilare. In tal modo era data la possibilità ai tralci fruttiferi della vite di rimanere al di fuori della zona d’ombra prodotta dal tutore vivo. Senonché, essendosi dimostrato tale sistema assai ingombrante e di non troppa solidità, fu successivamente modificato dagli stessi fratelli Bellussi, ponendo un palo in legno, alto 4 metri, accanto al tutore vivo, quasi per rinforzo. Questo palo aveva la funzione di sorreggere alcuni fili di ferro disposti a raggio congiungentisi ad altri pali in corrispondenza ad ogni capo a frutto. I Bellussi collocarono una piccola frasca che aveva lo scopo di dare la possibilità ai germogli di affissarsi. I cordoni, così sistemati, riuscivano ad assumere direzione obliqua.

Una terza modificazione fu apportata quindi dai Bellussi al loro sistema che per maggior solidità ed anche per risparmio di pali subì una trasformazione nella disposizione dei fili di ferro che furono collocati a tre: uno orizzontale e due obliqui su di un piano verticale; le frasche vennero fissate al filo superiore. In riconoscimento di queste benemerenze, Antonio Bellussi venne nominato Cavaliere del Lavoro. I figli di lui Lucia e ing. Girolamo e i cugini Vittorio e Guerrino continuarono le nobili tradizioni familiari, mantenendosi all’avanguardia nella coltivazione della vite e nella produzione del vino. Oggi come allora i fratelli Agostino e Lamberto, figli di Vittorio, continuano a portare avanti con passione, amore l’arte vitivinicola che le è stata trasmessa dagli avi.

 

TRADIZIONE E AVANGUARDIA

I nostri terreni tutti coltivati a vigneto presentano varie forme di allevamento: bellussera modificata secondo le esigenze attuali, GDC, controspalliera; forme tradizionali e vigneti nuovi per garantire uve di qualità. Nella nostra Azienda, i trattamenti antiparassitari sono eseguiti seguendo i criteri della lotta integrata e guidata sotto le direttive tecniche del Consorzio di Difesa di Treviso per garantire un minore impatto ambientale e bassissimo inquinamento. Nella vendemmia, alle braccia, sono state affiancate moderne macchine che rendono più veloce il lavoro; e in cantina un moderno sistema di pigiatura e vinificazione permette di manipolare grandi quantità d’uva giornaliera, mantenendo inalterata la qualità. Tutto il sistema è gestito da un software che ci ha permesso di ottimizzare e razionalizzare al massimo la produzione.